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               CUCINA GIAPPONESE
I costumi alimentari dei giapponesi hanno profonde radici nella loro storia e nella natura della loro terra e del loro mare.
Pesce,riso e tè verde sono da secoli i fondamenti dell'alimentazione.Con l'eccezione del riso pilastro fondamentale dell'a
limentazione giapponese fin dall'antichità e anche oggi presente in tavola a ogni pasto cominciando dalla prima colazione,
poichè le isole giapponesi sono circondate da acque ricchissime di pesce mentre solo una piccola parte di terra è coltivabi
le,i prodotti del mare sono primi rispetto a quelli della terra.
In alcuni casi i giapponesi dei giorni nostri hanno apportato qualche modifica nelle usanze tradizionali,ma anche in questi
casi si avvertono tracce dell'antico costume che sopravvive in svariati modi.Per esempio un costume millenario voleva che
i cibi si succedessero in tavola in un dato ordine:prima i prodotti della montagna,poi quelli del mare,al terzo posto quelli
dei campi al quarto quelli delle città.I giapponesi del 14° secolo formalizzarono il costume,ma quelli del 20° secolo,molto
più indaffarati,hanno cambiato la pratica conservandone lo spirito,come nel kuchigawara che consiste di solito in prodotti
stagionali del mare,dei campi e delle montagne sistemati con grazia nello stesso recipiente.Così il costume ha modo di conti
nuare a esistere.I piatti giapponesi sono leggeri e poveri di calorie.Anche questo riflette un antico costume:gli aristocrati
ci di un tempo non svolgevano alcuna attività,e di calorie non avevano alcun bisogno.I sapori erano blandi e non occorevano
spezie perchè il palato del vero aristocratico era così delicato da poter apprezzare solo i sapori più puri e sottili.
Riso,pesce,verdure,fresche o sottaceto e minestre:questi sono gli elementi essenziali di un piatto giapponese.Ma i due piatti
più noti fuori del giappone sono apparsi relativamente tardi sulla scena:sono il tempura e il sukiyaki,che sono tuttavia auten
ticamente giapponesi e popolarissimi.I giapponesi dei giorni nostri,diversamente dalla maggior parte delle popolazioni
vicine,consuma tre pasti regolari al giorno,con qualche spuntino tra uno e l'altro.
La prima colazione può suscitare un certo stupore in un occidentale:benchè infatti alcuni giapponesi mangino all'americana
uova fritte e cereals,la prima colazione consiste in un piatto di miso-shiru(minestra con pasta di soia) servito con tofu e con
cipollino novello,più una ciotola di riso condito con un uovo crudo e con shoyu,due o tre foglie di yaki-nori (alghe secche) e un
piattino di sottaceti.Il pranzo può consistere semplicemente in una ciotola di vermicelli caldi in brodo magari con l'aggiunta
di poca carne e poche verdure,oppure essere un pasto normale di riso,pesce,verdure,una minestra asciutta o in brodo,insalata,
sottaceti e carne.Una cena formale con ospiti prevede due minestre e cinque altre portate.Una cena ancora più formale può
comprendere ben tre minestre e altre undici portate,senza contare i sottaceti,il tè verde e il sakè serviti a ripetizione.
Sembra formidabile,ma in realtà le porzioni sono molto ridotte .Molto più sobria é la cena servita normalmente nelle case.
Solitamente i piatti vengono messi tutti insieme a tavola.A ogni commensale si dà un vassoio quadrato di lacca sul quale sono
posati diversi piatti o ciotole laccati contenenti le diverse preparazioni,tra queste non mancano mai riso e minestra in brodo.
Sul vassoio ci sono sempre anche un paio di bastoncini e una tazza di sakè.I piatti sono molto diversi dai nostri,perchè sono
scelti non in funzione l'uno dell'altro,ma ciascuno per ciò che deve contenere. Il colore è la cosa più importante,e subito dopo
viene la forma.Raramente i giapponesi usano piatti bianchi,per lo più ne hanno con disegni di pesci,frutti e verdure,in una
varietà di colori.Il principio di fondo è quello dell'armonia di colore e forma tra il piatto e il cibo che esso contiene.E anche
il cibo deve essere bello a guardarsi già prima di essere cotto.Le fette devono essere regolari,le guarnizioni devono creare
piacevoli effetti di colore,tutto deve sempre essere una carezza per l'occhio.

sushi   tempura    sukiyaki    minestre   sashimi   kamaboko  teriyaki  dolci di azuki

ramen    taiyaki   takoyaki okonomiyaki  oden unaju  polpettine    

in alto :miko no inori (videoinstallation 1996)  by mariko mori